Facebook riconoscerà la tua faccia: acquisita la startup israeliana Face.com

Facebook acquista Face.com, una società che ha sviluppato tecnologie per il riconoscimento facciale. La cifra dell'accordo non è stata resa nota. Quando una persona aggiunge una fotografia nel social network può decidere di scrivere i nomi delle persone incluse nell'immagine attraverso i tag, come se fosse una didascalia: è un'operazione che richiede tempo e diventa più impegnativa dalle tastiere degli smartphone. Face.com, invece, attraverso complesse formule matematiche analizza i volti nell'immagine condivisa e associa un nome, dopo il confronto con altri scatti nel perimetro della rete sociale online.

È un'azienda israeliana fondata cinque anni fa: negli ultimi mesi aveva moltiplicato i contatti con i social network online per integrare le sue tecnologie. Ha elaborato anche algoritmi per stimare l'età di una persona a partire dal suo viso. Inoltre, è una piattaforma accessibile a sviluppatori software esterni e continuerà ad esserlo, assicura Face.com sul suo blog.
Per il social network le fotografie sono alle radici del successo. Il nome "Facebook" è ispirato agli annuari universitari che raccolgono le immagini degli studenti. E ha conquistato un vasto pubblico all'interno dei campus dove gli studenti prima hanno condiviso le loro pagine personali e in seguito interi album. Il ritmo di crescita è stato impressionante.

Nel 2007 raccoglieva 60 milioni di scatti a settimana. Il salto in avanti avviene con 250 milioni di fotografie al giorno nel 2011, diventate 300 milioni ogni ventiquattro ore nel 2012. Già due anni fa il social network aveva iniziato la sperimentazione del riconoscimento facciale. Ad aprile ha acquistato un'applicazione per modificare e condividere immagini, Instagram, per un miliardo di dollari. E da poco ha varato anche una sua applicazione software per foto, Facebook Camera. La gestione dei tag nel social network avviene attraverso strumenti che offrono opzioni granulari per decidere se una persona vuole o meno che il suo nome sia associato a un'immagine.

(il sole 24 ore 19 giugno 2012)