Il Cielo nella poesia di Stefano Torre di Remondino Chavez
“ Contempli il cielo, e senti la mente trascendere quello che vedi. Ed i freddi manuali d'astronomia diventano i testi sacri ... "
questa volta una differenza c'è ... mentre tutti gli altri letterati finora passati in questa rubrica si erano imbattuti quasi per caso nella trattazione astronomica (a parte forse il Pascoli, che di astronomia si interessò veramente), traendone una sorta di poesia o di prosa "di occasione", Stefano Torre è uno di noi, un vero appassionato di stelle. Un ragazzo di ormai 47 anni che il cielo l'ha messo davvero al centro della propria ispirazione. Nella sua prima raccolta di poesie, "Marinai e poeti sono tutti morti", del 1995, Torre nomina le stelle una ad una (Aldebaran, Cor Caroli, Deneb, Regolo, Denebola, Antares, Kokab, Megrez, per dirne solo alcune ... ), le chiama a un dialogo che non è difficile immaginare svolgersi in momenti di cristallizzato e metafisico stupore. Si rinnova in più punti, nel suo racconto, il concetto antico delle stelle come fori nel cielo da cui fuoriesce potente il respiro di qualcosa di trascendente, come pure presente è la continua commistione tra destini celesti e vicende umane.
Sensazioni che chiunque abbia una minimo di frequentazione con la visione notturna del cielo conosce bene, ma che filtrate dalla sensibilità e dalla capacità descrittiva di Stefano acquistano d'incanto una valenza universale e diventano appunto poesia. Come in questi tre splendidi frammenti:
SIRIO L'occhio di cane grande strappo nella volta buia Se ti metti in ascolto puoi sentire il sibilo della luce che s'insinua attraverso quel foro nel manto scuro della notte.
CANOPO La stella mai vista. Sotto l'orizzonte d'inverno giace la seconda stella del cielo gigante rossa dicono ma l'occhio non vede eppure la senti salire come un fluido dalla coda del cane maggiore. Il mondo di sotto dove si tuffano i pianeti è così rivelato ma non svelato.
ARTURO Il Pastore che guida il gran carro custode dell'orsa maggiore Da lui si parte il comando che muove in circolo il cielo attorno al polo AI suo fianco c'è la grande corona del cielo boreale ma lui non impugna scettro è Pastore Nobile non per blasone ma per davvero.
Ma le visioni di Torre vanno al di là della pura descrizione emozionale, e qua-si diventano ambientazioni in attesa di storie ancora di là da venire, come in questa bellissima "emme tredici":
EMME TREDICI è una nuvola tonda sulle coste dell'Ercole (non basta l'occhio per capirne la forma) Armati di lenti come fosse coraggio abbiamo attraversato il buio tra l'anca e la spalla del gigante celeste (abbiamo strappato il segreto della notte). Diventata più grande la nube di stelle con la sua voce di luce ha parlato di tempi remoti di molte migliaia di anni Ma nessuno ha tradotto. Tanti soli stanno raccolti in un grumo all'estremo limite della via lattea Più in là c'è lo sconfinato vuoto della notte, di qua la spirale di stelle che abbiamo per casa ed osa il pensiero viaggiare fino a quel lontano approdo siderale per capirne il mistero (senza più lenti l'uomo ha trovato coraggio). Il batuffolo di luce tra le costole d'Ercole è ora grande quanto il cielo a sovrastare un altare di pietra spaccata dalla pioggia e dal tempo.
Sperando non sia sfuggita la bellezza di quell'improvviso "Ma nessuno ha tradotto", vorrei anche portare all'attenzione dei lettori questa fulminante definizione di Venere: Palla di luce avanguardia del sole nel mare / prima dell'aurora
E quella del cielo, di ciò che esiste, e in definitiva del significato della sua opera: Il cielo è la pagina dove stelle e pianeti con il loro alfabeto di luce raccontano all'uomo dell'uomo L'eterno gioco di sentimenti e pulsioni che è la nostra storia ed è la vita.
Remondino Chavez pronipote dello sventurato sorvolatore delle Alpi Geo Chavez, è nato in Bolivia nel 1952. Astronomo in vari osservatori del Sud America, si è trasferito in Italia nel 1993 dove si occupa di meccanica celeste e collabora con numerose riviste scientifiche.
Amministratore di Infonet Piacenza, esperto seo e web designer sommo. Astronomo dilettante e poeta. Sperimentatore e divulgatore di tecniche di web marketing, SEO e web design.
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