Quando una idea è buona vè solo da togliersi il cappello per riconoscere che meglio di così non era possibile fare.
Quando vagabondando su internet mi sono imbattuto nella serie di vini, prodotti dalla azienda vitivinicola Fratelli Piacentini di Ziano val Tidone, chiamati appunto
Firmamenti Fermi, mi sono quasi commosso.
Sono Vini con nomi di stelle: Altair, Mira, Antares, Aldebaran e Rigel, e contengono tutti una suggestione forte d’infinito.
Quando poi, cercando di approfondire il perché siano state scelte proprio quelle stelle e non altre, scopro che l’etichetta è tratta da un disegno di William Xerra, rimango addirittura folgorato.
Così chiamo William per farmi raccontare qualcosa sul disegno, diventato logo della cantina.
Lui è il solito grande fiume di parole dense, basta dargli una mossa giusta, come una chiusa che pian piano si apre, ed i suoi concetti liquidi cominciano a scorrere ed ad invadere lo spazio.
Il due di coppe, le carte piacentine da briscola, sono la sintesi di una cultura antica e popolare, una cultura che ancora sopravvive, e sono il simbolo del territorio più di ogni vessillo, più di ogni parola, più della stessa lingua che è il dialetto piacentino.
E poi quel bacco, con l’uva in mano ed al posto dei capelli, induce a suggestioni ancora più antiche.
La terra, rotta a crepe dietro la coppa, se la guardi bene ti accorgi che è proprio quella di Ziano, e la sensualità di quella ragazza che beve dalla coppa ad occhi chiusi, par condurre a luoghi nei quali il tempo non esiste.
Che dire ragazzi, forse val la pena assaggiarne un bicchiere ... o qualcosa di più!