La proposta arriva dal presidente della commissione attività produttive della regione Lombardia Angelo Ciocca della Lega Nord, secondo il quale un nuovo balzello sulle attività di e-commerce sarebbe più che giustificato.
Alla totale incapacità dei nostri politici pare non ci sia limite.
Manca una visione di insieme dei problemi, manca una chiave interpretativa che consenta di vedere un po’ più in la dei prossimi sei mesi, manca totalmente la qualità complessiva delle persone che sono chiamate a decidere del nostro futuro. E’ un esempio paradigmatico quanto proposto da Angelo Ciocca della Lega Nord in regione Lombardia: una nuova tassa sugli e-commerce. Il tutto dopo aver ascoltato le associazioni di categoria ed i sindacati sulle problematiche della crisi del commercio.
Ciocca ha affermato:
“Chi vende in Italia e in Lombardia, anche se il negozio sta dall’altra parte dell’oceano, deve contribuire fiscalmente, pagando una sorta di ‘pedaggio’ per le autostrade reali e virtuali che percorre”
La polemica è destinata ad essere molto forte, e già altri membri del consiglio regionale rispondono piccati alla proposte: il consigliere del PD Enrico Brambilla ha infatti dichiarato:
”Il problema non è certo quello di mettere nuove tasse. Se non tornano i soldi nelle tasche dei cittadini lombardi, la crisi del commercio non potrà infatti che peggiorare; il punto dunque è far ripartire i consumi al più presto e non mettere nuovi balzelli”
Ci auguriamo che la proposta muoia subito, prima che scateni un incendio che potrebbe avere conseguenze devastanti sugli e-commerce italiani.
Per tante aziende infatti il web sta diventando una sorta di ultima spiaggia per tentare di uscire da una crisi attanagliante: una sorta di sistema a basso costo e con una considerevole quota di fai da te che può salvare dalla chiusura moltissime attività economiche