Recentemente piacenza ha concorso al ruolo di Capitale italiana della culture finendo battuta da Parma che si è assicurata il diritto a fregiarsi del titolo nel 2020 e, soprattutto, ricevendo tutti quei denari che il bando istitutivo elargisce.
Inutile dirvi che in città il dibattito sull’opportunità di candidarsi è stato molto forte, con voci a favore e voci contrarie.
Noi non vogliamo prendere una posizione ne pro ne contro, diciamo solo che siamo rimasti un po’ male nel vedere assegnato a parma il ruolo, trovandoci per l’ennesima volta superati dai nostri cugini, da sempre molto più impegnati a soffiarci le buone idee piuttosto che ad elaborarne di originali.
Parlandone con il mio giovane amico Thomas Trenchi, è nata l’idea di un format video da proporre sui social network, da titolo piacenza capitale della (S)cultura.
Sui tratta di una serie di video della durata di pochi minuti, nei quali un personaggio autorevole racconta qualcosa della nostra città , e la gente incontrata per strada risponde alle domande che poniamo loro.
Pillole di cultura, o di nozioni legate alla storia, chiamatele come volete, inframmezzate ad una divertente carrellata su come i piacentini conoscono la loro città .
Un format nel quale, a differenza di quelli ai quali siamo abituati, non è l’ignoranza a farla da protagonista, ma la simpatia insita nel modo di approcciarsi alle persone.
Il tutto nel tentativo di far parlare Piacenza di se stessa, in modo leggero e senza forzature.
Mi auguro vi piaccia sia l’idea che il modo con la quale la abbiamo realizzata, e vi invito a seguire il nostro canale you tube per rimanere informati della pubblicazione di nuove micro puntate.