I social sono luoghi nei quali si raccontano storie.
Sia che voi le sintetizziate in post di poche righe, sia che le pubblichiate sotto forma di video, sempre di storie si tratta.
Ma una storia tra le tante, o si caratterizza per qualcosa di unico, oppure scompare tra le facce sorridenti, tra i selfie, tra le foto dei gattini e dei bei panorami ….
Una storia per farsi vedere deve essere empatica, ovvero deve appiccicarsi a chi la vede o la legge come se gli appartenesse.
Se per raccontare la vostra azienda scegliete il solito trito modello di testo:
l’azienda è stata fondata nel 1980, da allora si impegna anima e corpo per migliorare, ed è riuscita a fare in modo che oggi ci siano un sacco di clienti soddisfatti, bla bla bla
il tutto in linea con una mission che è quella di aiutare gli altri in qualche modo, soddisfacendone i bisogni , bla bla bla …
ma dai … siete uguali agli altri, potreste vendere vino o pezzi meccanici ….
Ma se invece raccontate voi stessi, raccontate gli alti ed i bassi che l’azienda ha subito, raccontate la difficoltà del trovarsi a combattere con i creditori, con errori di gestione, che sono inevitabili, chi non ne fa?
E raccontate di come avete affrontato le difficoltà riuscendo ogni volta ad avere la meglio sulla sorte … bè allora avrete raccontato una storia vera nella quale tutti potranno immedesimarsi, perché i vostri problemi sono simili ai problemi di chiunque.
Quindi ragazzi, cerchiamo di essere diversi dagli altri, unici! E raccontiamo noi stessi con alti e bassi, senza paura di apparire deboli o sentimentali, senza paura di raccontare travaglio e fatica necessari ad uscire dai tunnel nei quali la sorte chi ha cacciato!
E poi … non accontentatevi di una storia pubblicata una volta tanto, andate oltre, cercate di raccontarne tante …. Declinate la vostra storia in mille modi, siate fantasiosi, persino un po’ pazzi!
Ricordatevi che siete in gara, siete impegnati in una competizione che non ammette fallimenti …. Sono impegno e costanza che vincono!